Trascorriamo la nostra seconda settimana di vacanza nelle vicinanze di Sousse, nella stazione marittima di Port El Kantoui (Port El Kantaoui), "porto-giardino del Mediterraneo". Interamente costruito in stile tunisino d'ispirazione arabo andalusa, Port El Kantoui è un insieme omogeneo ed immerso nel verde di alberghi, villaggi turistici, residence, negozi, discoteche e locali di divertimento, il cui cuore è costituito da un porticciolo turistico con oltre 340 anelli. I miei ricordi di questa città sono molto contraddittori: mi è piaciuta però allo stesso tempo l’ho trovata impersonale. Una città che dello spirito tunisino non ha molto. Può essere considerata la Porto Cervo o Benidorm della Tunisia, poiché dispone di notevoli attrezzature turistiche, tra cui il porto ed il miglior campo da golf del paese. Se uno desidera passare delle vacanze al mare ed è interessato più ai divertimenti che alla cultura questa può essere la città giusta, fermo restando che, essendo la Tunisia un paese di religione islamica, ci sono alcune regole comportamentali che vanno rispettate sia per evitare problemi che per rispetto nei confronti del paese che ci ospita. Dopo una settimana di tour per noi è stato l’ideale sostare in questa piacevole cittadina.
Si gira senza problemi di giorno e di sera. Ci sono tanti negozietti per turisti, bar e locali. Il centro è raggiungibile a piedi da qualsiasi hotel, altrimenti fuori dagli alberghi ci sono sempre comodi taxi che ti portano ovunque. Il mare è pulito e cristallino, la spiaggia di sabbia bianca, tranquilla e ben attrezzata. Abbiamo pernottato all’ hotel Vincci Kantaoui Center, un bell’hotel vicino al centro e al porto. La piscina coperta è una delle cose che mi è piaciuta di più; la terrazza dove si prende il sole è molto rilassante. Ho trovato la cucina molto varia e gustosa, e i cuochi e gli chef sono davvero simpatici. Il personale della reception è cordiale, parla molte lingue e tutti sanno l'inglese. Di sera ci sono diverse aree dove si svolge l'animazione; il bar moresco è perfetto per un'atmosfera araba. Gli spettacoli per famiglie continuano fino alle 11 di sera. C'è anche un disco-bar con pista da ballo. Le camere sono rifinite in stile tunisino e sono piene di luce e ariose. Un hotel assolutamente da consigliare. Un pomeriggio con un taxi ci siamo recati a visitare Sousse, poco distante.
L'aspetto di questa città , nonostante dominazioni ed influssi stranieri, é quello di una città tipicamente tunisina. Sousse infatti conserva ancora viva e vitale la Medina cinta da mura fortificate. La Medina comprende, all'interno della sua cinta muraria, anche la Grande Moschea che fu costruita nel 851 sotto il regno dell'emiro aghlabita Aboul Abbas Mohammed, come indica un iscrizione infissa sotto il porticato della sala della preghiera. Tutt'attorno sono nati i nuovi quartieri, dove si è sviluppato un tessuto urbano moderno e tipicamente europeo. Sousse è nota anche per il suo splendido Ribat , forse uno dei più belli dell'intero nord Africa. Il Ribat è un monastero fortezza e quello di Sousse risale al IX secolo. La storia di questi edifici nasce con la dinastia Aghlabita. Sotto di loro, infatti la costa nordafricana si arricchì della presenza di questi monasteri, edificati, proprio in questo periodo,a distanze regolari. Il motivo primario di una così massiccia edificazione litoranea era quello di fare arrivare notizie importanti da un luogo all'altro, nel più breve tempo possibile. A questo scopo le segnalazioni di pericolo avvenivano , di giorno, tramite bandiere issate sulle torri, di notte invece, accendendo fuochi sulle torri delle fortezze in modo che fossero visibili anche a chilometri di distanza. La visita alla Medina merita sicuramente, attenzione però allo stile di guida dei tassisti e dei tunisini in generale, a dir poco, spericolato e disordinato.