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Dopo due giorni intensi nei parchi Disney torniamo sulla costa Atlantica della Florida.
La prima tappa è Daytona, la località nota per il circuito dove corrono le Nascar e dove poter entrare direttamente in spiaggia con l'auto. Arriviamo nel tardo pomeriggio cone la spiaggia ormai chiusa al traffico delle auto. Passiamo la serata nella zona del molo tra negozietti e bar ispirati alle note corse automobilistiche. Non c’è un gran che, oltre al circuito. Nei mesi primaverili però tutto si anima, migliaia di studenti universitari invadono goliardicamente la cittadina per godersi le tanto attesa pausa primaverile. Altra tappa sulla costa atlantica settentrionale, conosciuta in tutto il mondo come la “Space Coast è Cape Canaveral. Ridenominato Kennedy Space Center nel 1964 sorse agli inizi degli anni sessanta a seguito del crescente interesse dei turisti nelle attività spaziali della NASA. Cape Kennedy è stato infatti spesso definito come “la porta dell’universo”, in quanto si tratta del quartier generale della NASA, dove vengono preparate, messe a punto e avviate tutte le principali missioni nel lo spazio; dove decollano e atterrano gli Shuttle e dove ogni giorno diecimila scienziati studiano, lavorano ed elaborano le più moderne tecnologie aereo-spaziali.
Al Kennedy Space Center i turisti possono entrare in diretto contatto con il mondo dello spazio, conoscere tutte le tecnologie utilizzate, imparare la storia, rivivere le gesta dei più famosi astronauti e missioni nello spazio, vedere dal vivo decolli e atterraggi di missili e dello Shuttle. Si può conoscere e vedere da vicino come viene costruito e lanciato lo Shuttle, grazie anche a simulazioni, show interattivi, musei multimediali; si può visitare il Galaxy Center, vedere filmati e documentari allo Space Theatre, nonchè pranzare nei ristoranti interni o fare shopping acquistando gadget originali della NASA e delle varie missioni spaziali nei negozi del Visitor Center. Sono anche previsti tour organizzati (costi intorno ai 20-25 $) per visitare le parti principali e più interessanti. Davvero molto istruttivo ed interessante.
Proseguiamo verso Palm Beach, che raggiungiamo percorrendo per un gran tratto una strada nell’entroterra dove possiamo schiacciare sull’acceleratore dato che incontriamo pochissime auto in giro. E’ un’ottima alternativa alla trafficatissima US 1, dove i moltissimi semafori rallentano la marcia. Abbiamo programmato una visita fugace di un paio d’ore, ma è sufficiente per ammirare questa località dove si respira ricchezza ad ogni angolo. Ville bellissime, per noi ormai familiari, viali verdissimi e ombreggiati da veri e propri palmeti, incredibili yacht e panfili ormeggiati nella baia.
Facciamo un veloce tour per la via centrale e per le viuzze più caratteristiche, scattiamo qualche foto e poco dopo imbocchiamo la I 95, in direzione Fort Lauderdele. Scendendo verso sud si incontra la Florida più pura, fatta di piccoli paesini molto tranquilli, come Boynton Beach, Del Ray Beach, Boca Raton, Pompano Beach. Fort Lauderdele è una città a circa 50 km. da Miami: una bellissima spiaggia orlata di palme, un lungomare animatissimo che invoglia alla passeggiata, una suggestiva downtown, un’incredibile sfilza di canali d’acqua interrotta da ponti semoventi e da viali alberati e verdissimi, dove fanno bella mostra di sé ville fantastiche ognuna con attraccato il proprio yacht. Una metropoli dall’aspetto tranquillo e rilassato, dove lo stress sembra essere parola sconosciuta.
Da vedere il centro, lungo Las Olas Boulevard e la zona dei canali soprannominata la Venezia d'America. Il mare non è male: acqua pulita e cristallina e spiaggia di sabbia bianca. La serata va assolutamente passata in uno dei locali della zona By-The-Sea. Non dimenticatevi di andare anche a Sawgrass Mill a fare shopping, è un grande centro commerciale alla periferia della città, pensate, è la seconda attrazione della Florida per numero di visitatori dopo i parchi Disney. Dopo un paio di giorni di relax in questa piacevole cittadina, il nostro viaggio volge al termine. Torniamo verso l’aeroporto di Miami, ma non senza l’ultima grande emozione: il terrore. In piena autostrada il camioncino davanti a noi perde accidentalmente una scala da muratore, di quelle di ferro, belle massicce, che ovviamente prendiamo in pieno con la parte anteriore della macchina, rischiando di finire sotto il camion alla nostra destra. Davvero attimi di panico ma per fortuna tutto è andato bene. Con la macchina un po’ rovinata ma s sani e salvi arriviamo all’aeroporto, dove avendo pagato tutte le assicurazioni possibili dell’auto non ci viene fatto nessun problema, temevamo di dover pagare qualche danno. La nostra vacanza è ormai finita e ancora una volta gli USA ci hanno regalato delle emozioni indimenticabili.
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