Arriviamo a Salem solo nel tardo pomeriggio dopo esserci persi nella periferia di Boston. Tempo di cenare, un breve giro della città e poi a dormire. Salem venne fondata nel 1626, verso la fine del XVII secolo fu teatro della persecuzione delle streghe, durante la quale, nel 1692, vennero impiccate 19 presunte streghe.
Visitate il "Salem Witch Museum", il museo che racconta la storia di questi luoghi. Vi è poi "Salem 1630", un villaggio museo, all'ingresso della città, che consente di osservare come si viveva in quel periodo. "The House of the Seven Gables", la casa dalle sette cupole, del 1668 fu la dimora dello scrittore Nathaniel Hawthorne (l'autore della "Lettera Scarlatta") Salem da il meglio di se, durante il periodo di Halloween e durante i giorni del Mardi Gras, tutto all'insegna dell'orrore e della paura, ma tanto divertimento con le parate in maschera. A parte questa sua "caratteristica" che rende Salem un luogo diverso dagli altri, il paese vive molto sul suo porto, come del resto tutte le comunità su questo lembo di costa.
Una delle cose che amiamo di più degli States sono le sue strade; sembra di essere al cinema mentre viene proiettato un film tutto intorno. Il New England di strade che lasciano un segno dentro ne possiede tante, ma una delle più belle è quella che corre da Salem fin dentro allo stato del Maine. Immersa nel verde più assoluto coglie molte volte impreparati quando apre finestre sulla costa atlantica con i suoi paesini in legno arroccati sulle scogliere, tutti stretti intorno al classico faro. Già poco fuori Boston, deviando appena dalla Highway 95, si raggiunge Gloucester uno dei porti dediti alla pesca dell’aragosta più attivi di tutto il nord est oltre ad offrire numerosi tour di whale watching. E’ facile leggere di questo piccolo paese su tutte le guide, ma io consiglio di proseguire poche miglia in avanti e raggiungere Rockport e Cape Ann. Assieme a Boothbay Harbor penso sia la località che meglio dipinge il New England che si affaccia sul mare. Un paese che sembra essere uscito da un libro di favole; una stretta via principale attraversa un piccolo centro di casette in legno, tutte rigorosamente bianche o tinte di tenui tonalità pastello. La sua baia è fatta di tante minute insenature con un’infinità di piccole imbarcazioni ormeggiate dove capita. Un incanto. Immancabili sono le passeggiate sul T-Wharf e tra le taverne di Bearskin Neck; un susseguirsi di negozietti che vendono di tutto, ristoranti caratteristici che permettono un po’ di riposo affacciati rigorosamente sulla baia.
Il migliore souvenir che si possa portare via da Rockport è la foto della famosa casa rossa dei pescatori, tutta puntellata di boe e galleggianti. Il suo nome non a caso è Motif e la si trova facilmente in fondo al piccolo T-Wharf. Esistono anche tanti piccoli negozi che vendono i famosi addobbi natalizi del New England, tutti rigorosamente in latta o in legno. Sono in tutta questa zona degli States una vera istituzione. Se si proviene da Boston e si è diretti nel Maine o a Portland, è veramente d’obbligo una fermata di un paio d’ore a Rockport. E’ importante, nella programmazione di tappe intermedie nel New England, tenere a mente che appena si esce dalle Highway le strade diventano a lenta percorrenza. Questo è un bene dato che si può apprezzare appieno il paesaggio circostante; al contrario può portare a programmare tappe troppo lunghe, accorgendosi tardi che poi per restare in orario occorre tagliare qua e là. Infatti tutta l’area di North Shore viene presa d’assalto, soprattutto nei weekend, dai bostoniani grazie anche alle sue spiagge sabbiose.
Proseguiamo il nostro viaggio verso nord saltando le tipiche cittadine turistiche e di villeggiatura e dirigendoci direttamente a Portsmouth. Se avete un po’ più di tempo e amate rilassarvi al mare è consigliata una sosta a Salisbury Beach, famosa per le sue spiagge, vero paradiso naturale o poco più a nord nei dintorni di Hampton, in particolare sono rinomate le spiagge di Hampton Beach e North Hampton Beach. La prima lunga ben 5 miglia è sabbiosa, sulla spiaggia si affacciano alberghi, motel, locali e ristoranti, è un luogo molto frequentato durante la bella stagione, anche se le acque dell'Oceano son sempre fredde, ma è anche bello fare due passi lungo la spiaggia. Da North Hampton Beach sino a Little Boars Head Beach, invece la costa è più frastagliata e rocciosa, il mare sempre molto burrascoso, è bello godere in pace la vista dei cavalloni che s'infrangono sulle rocce.
Al confine tra New Hampshire e Maine sorge Portsmouth, il centro più importante della costa di questo stato. E' il porto più attivo dell'area, a parte le navi enormi che entrano ed escono dalla baia, rimorchiatori e altre imbarcazioni, il resto della città è graziosa; è una città che si può scoprire a piedi, ha un atmosfera chic, non a caso i bostoniani impazziscono per questo paese. La Portsmouth Historical Society offre visite a piedi attraverso sette dimore storiche di particolare interesse, mentre la Strawberry Banke è l'attrazione più conosciuta in città: un villaggio museo di 10 acri che raccoglie ben 40 edifici datati dal 1695 al 1820, riassumendo la diversità architettonica di questo incredibile luogo. Impressionante la bellezza e la cura del verde.
Anche il Prescott Park, merita una piccola sosta, è un classico esempio di giardino formale, con tanto di fontane monumentali. Portsmouth Harbour Trail vi consente di esplorare l' Historic Downtown di Portsmouth, fondata nel 1623, un tour guidato vi accompagnerà alla scoperta della storia di questo paese. Appena fuori dal paese, nella zona di Kittery troverete un outlet village molto economico, se volete far felici la mogliettina, una sosta è d’obbligo. Dopo una giusta sosta, non eccessivamente lunga, ci rimettiamo in macchina per raggiungere Portland, la città più grande, dopo Boston, lungo il percorso fin qui seguito. Anche in questo caso, se avete tempo vi sono alcuni interessante cittadine consigliate dalla guida, prima di arrivare a Portland: York Village e poi York Beach simpatiche località turistiche; Ogunquit e poi Kennebunkportm, una cittadina dove il tempo sembra essersi fermato e dove i veri fotografi hanno da fotografare e da divertirsi.
Portland, nel Maine, è un fiorente porto di mare, concentrato nella zona vitale di Old Port Exchange, ricca ovviamente di ristoranti e negozietti molto carini. Tutte le vie attorno sono molto interessanti, Market Street, Exchange Street insomma, sarete occupati nel passeggio per un paio d'ore. Congress Plaza è la piazza principale dove sorge il Portland Museum of Art, prevalentemente dedicato ad opere raffiguranti paesaggi marini e non. Troverete inoltre numerosi negozi di ceramica. Nei pressi di Portland si trovano alcuni dei più celebri dei fari del Maine, a Cape Cottage e a Cape Elizabeth. Nelle vicinanze si trova anche Crescent Beach State Park che non è poi così male.
A Cape Cottage si trova il faro simbolo del Maine, il Portland Head Lighthouse. Fu acceso per la prima volta il 10 Gennaio 1791 ed era illuminato da 16 lampade alimentate con olio di balena. Questi primi fari americani furono eretti soprattutto prendendo a campione le costruzioni del vecchio continente, ma ben presto, negli anni seguenti, si evolsero in uno stile più “americano”. Questo faro, la vigilia di Natale del 1886, fu testimone di un fatto che ancora oggi viene ricordato da una scritta alla base della torre. Il tre alberi Annie C McGuire si schiantò sugli scogli ai suoi piedi in una bella giornata di mare calmo e senza vento. Il guardiano Joshua Strout, aiutato alla moglie e dal figlio, passò una semplice scala tra le rocce e l’imbarcazione, mettendo in salvo il capitano, sua moglie e tutto l’equipaggio. Nessuno seppe mai spiegarsi come quel naufragio fosse avvenuto. Lo strano è che alcuni giorni dopo una terribile tempesta distrusse completamente il relitto. Questo faro ha ispirato anche un grande poeta : uno dei suoi visitatori più assidui era Henry Wadsworth Longfellow (1807-1882) che, seduto ai suoi piedi, scrisse una delle sue più belle poesie “The Lighthouse”. Una targa in bronzo ricorda questo evento.
Superatra Freeport imbocchiamo il tratto finale che ci porta alla Penobscot Bay.La tappa successiva è a Boothbay Harbor. . Il tragitto fino a BoothBay Harbor permette veramente di cogliere la bellezza del Maine. Uno Stato solitario, come solitari e schivi sono i suoi abitanti. Ma mai scortesi, riservati. Se vedeste la distanza che intercorre tra una casa e l'altra capireste il perché di tanta tranquillità. Un'oasi americana ancora intatta; una zona rimasta inviolata dalle orde di turisti che invece imperversano nelle grandi metropoli o nei parchi del sud ovest. BoothBay Harbor, come dice la parola stessa è una piccola baia con tutto il paese affacciato sul mare. Al centro della baia c'è un pontile alla fine del quale troverete tanti piccolo e sobri ristoranti
Da vedere non c'è nulla di particolare; nel Maine non ci sono Freedom Trail o percorsi particolari. Il Maine va assaporato in silenzio; gli unici rumori che si sentono sono quelli delle fronde e del mare. . La natura quando viene lasciata esprimere in tutta la sua interezza ti rigenera e ti purifica di mesi di stress e duro lavoro.
Si riparte. Prossima tappa Pemaquid Point. Ammetto la mia ignoranza se dico che questa località non l'avevo mai lontanamente sentita. Ci troviamo sempre nella splendida Damariscotta Region, una zona costiera simile ai fiordi norvegesi per quanto sono frastagliate le coste, ma non per l'altezza delle stesse. Il tragitto è parallelo a quello per Boothbay Harbor, ma nella penisola accanto. La strada è un continuo e dolce sali scendi tra piccole fattorie e prati incorniciati dall'immancabile foresta del Maine. L'ora di marcia vola letteralmente via; del resto guidare con un simile panorama fa perdere la cognizione del tempo. Se non fosse che di colpo ci trovammo davanti ad un piccolo chiosco che chiedeva pochi dollari per l'ingresso. Possibile fossimo già arrivati? Ma l'insegna "Pemaquid Light House Park" ci fece fugare velocemente tutti i dubbi. Ricordo il silenzio di quel luogo e la luce, una luce impressionante che proveniva dall'altra parte del piccolo avvallamento nel terreno, diviso idealmente dal faro. Pochi passi e lo spettacolo si mostrò in tutta la sua maestosità. L'oceano, un enorme specchio d'acqua che rifletteva il sole ancora abbastanza basso, tale da accecare chiunque con i suoi giochi di luce. Pemaquid è una scogliera di pietra liscia, senza scogli, che scende dolcemente in mare. Gli unici rumori erano delle onde che si infrangevano violentemente sulla scogliera, i gabbiani che volteggiavano immobili sopra di noi, sorretti dal vento mattutino del mare, e dal cigolio della piccola campana posta all'esterno del faro. Un senso di pace e relax. Questo ci ha lasciato Pemaquid Point. Fermatevi sugli scogli e lasciate che il mare e il vento siano per quel momento i padroni di casa. Quando trovi queste località vorresti tanto avere non solo qualche ora a disposizione, ma dei giorni per cercare di immortalare un tramonto, che credo qui sia di livello notevole.
A malincuore ci rimettemmo in marcia, ma felici di aver visto uno di quei luoghi che imprimi per sempre nella mente. Anzi, il tempo riesce solo a migliorare, come un filtro che elimina i difetti o il rumore di fondo. La prossima tappa si trovava nel "profondo" Maine, nella baia che le guide all'unanimità definivano la massima espressione della bellezza di quello Stato, la Penobscot Bay. La strada anche qui non era molta, permettendoci di ripercorrere a ritroso la Damariscotta Region. La Penobscot Bay è una baia con a ovest le piccole cittadine di Rockport, Rockland e appunto Camden. Poco a est di questa baia si trova Acadia National Park. L'arrivo a Camden ci ricorda un po' i paesini di mare incontrati nell'area di Cape Ann, come Rockport (Massachusetts). Ma qui le case sono maggiormente curate e il paesaggio è molto più verde. La differenza sostanziale sta nel fatto che Camden si trova ai piedi di colline che si tuffano nella baia. I colori sono nitidi, il verde pieno e il blu profondo. A guardare la gente ci accorgiamo come questa zona d'America sia quasi sconosciuta alla maggior parte dei turisti europei. C'è solo gente del posto, o quanto meno sono tutti americani. . La Penobscot Bay qui raggiunge il suo apice di bellezza. Il blu profondo del mare crea un contrasto notevole con il verde di Camden e delle isole nella baia. Non oso pensare se avessi indovinato il periodo preciso del foliage; ci saremmo trovati ad osservare un immenso tappeto di colori che vanno dal verde al rosso cangiante, dal giallo all'arancio.
A rendere il tutto ancora più speciale e ad immergerci totalmente nel contesto del luogo il nostro albergo, il Whitehall Inn, una splendida villa vittoriana, molto caratteristica, con tanto di sedia a dondolo sotto il portico. Una struttura molto caratteristica che ospita da più di un secolo normali turisti e personaggi celebri, come sportivi, attori e presidenti. Se poi aggiungiamo una romantica cena a base di aragosta, vista baia al tramonto e a lume di candela in uno dei ristorantini del molo, il ricordo di questo luogo non potrà che essere unico.
Per tornare a Boston prendiamo una strada alternativa, abbandoniamo la costa e ci dirigiamo verso il centro del New Hempshire alla volta della famosa Kancamagus Scenic Byway, strada panoramica ai piedi delle White Mountains. Lungo il tragitto approfittiamo delle varie soste per ammirare cascate, ponti coperti, fiumi e strade nel bosco. Questa strada andrebbe assolutamente percorsa in autunno, nel periodo del foliage, l’evento naturale della caduta delle foglie nelle foreste.
Il periodo del "fall foliage" ha inizio a Settembre e si manifesta al suo meglio in Ottobre. Per chi ha la possibilità di visitare questi stati nel periodo autunnale numerosi sono gli itinerari in auto e in treno per ammirare l'emozionante evoluzione dei colori nei boschi. Ad Agosto è tutto verde e la strada perde un po’ del suo fascino.
Il percorso è molto frequentato, dove vedete numerose macchine parcheggiate sul ciglio della strada significa, che nei paraggi c’è qualcosa di bello da fare come un percorso nel bosco, un punto deve fare il bagno nel torrente o dove prendere il sole in tutta pace e tranquillità. Il nostro viaggio è giunto ormai al termine, non ci resta che tornare con un po’ di malinconia a Boston, dove il volo per l’Italia ci attende. Il New England merita almeno un mese di viaggio, ne abbiamo gustato solo un assaggio ma siamo contenti di esserci stati. Abbiamo quindi una scusa per tornarci e visitare quello che non siamo riusciti a vedere, magari in pieno autunno, per ammirare a pieno i mille colori di questo splendido angolo d’America.