Pagina 1, 2
Per molti Bora Bora è il meglio che si può trovare in Polinesia, la più celebrata tra le isole dei mari del sud. In effetti la sua bellezza ha pochi paragoni al mondo, per la particolare combinazione di una verde formazione vulcanica, al centro dell'isola, e di una magnifica laguna turchese che la circonda totalmente, chiusa da una striscia di corallo interrotta da piccoli isolotti, detti motu, sui quali potrai passare intere giornate a far nulla se non goderti la luce e i colori magici di quest'isola. Bora Bora, la "Perla del Pacifico", è l'emblema perfetto del mito polinesiano.
Purtroppo il turismo sta affollando sempre di più l'isola e l'atmosfera di pace, tranquillità a contatto con la natura si stanno confrontando con la nascita di complessi turistici molto belli ma sempre più numerosi. Con un po’ di spirito di avventura e rinunciando a qualche lussuosa comodità si può comunque vivere quest’isola a pieno, godendo delle bellezze che pochi altri posti possono offrire. Certo, forse chiudersi dentro un resort di lusso fa vedere le cose in maniera diversa. Bora Bora fa anch’essa parte dell'arcipelago delle Isole della Società, precisamente nel gruppo delle Isole Sottovento o isole basse.
Emersa circa 3 milioni di anni fa, l'isola si trova a 1 ora di volo da Papeete ed è dislocata a circa 280 Km a nord est di Tahiti. L'isola nel suo complesso è costituita da 38 chilometri qudrati di terra emersa. Come tutte le isole di origine vulcanica anche Bora Bora è nata dal lento sommovimento delle placche tettoniche. La sua struttura geologica, caratterizzata dalla presenza di una indimenticabile barriera corallina che la circonda e da una vasta laguna , e stata creata dal lento sprofondare del Vulcano Mont Otemanu. La barriera corralina include una lunga serie di isolotti detti "motu ". L'unico "pass" (ossia l'interruzione della barriera corallina) denominato Pass di Teavanui, si trova davanti al principale villaggio dell'isola Vaitape. Sulla costa est dell'isola sono presenti due baie: Faanui e Poofai
Uno dei "motu " di Bora Bora ospita l'aereoporto, sugli altri sono stati costruiti gli alberghi piu' lussuosi. Noi abbiamo optato per un hotel normale, non un super resort, con la sola colazione inclusa. L’hotel Novotel, situato a Matira, una delle più belle aree dell’isola, ha camere con aria condizionata, attrezzature per te, caffè, tv, cassaforte, bagno ampio con doccia, abbastanza pulite. Da poco ristrutturato, tutte le camere sono situate in un bel giardino separato dalla spiaggia dalla strada principale dell'isola. A disposizione dei clienti ristorante, bar, piscina e banchi escursione. A circa 100 metri si trova un buon ristorante, il Bounty che ha allietato le nostre serate, con ottimo cibo e prezzi ragionevoli. Come escursioni abbiamo fatto il classico pic-nic su motu dell’intera gionata (7500 cpf testa) e safari di mezza giornata (4200 cpf) grazie al quale abbiamo potuto ammira le meraviglie della laguna dalla cima della montagna, uno spettacolo che non si può dimenticare e che consiglio di fare perché, affittando uno scooter o una macchina, è impossibile raggiungere quei punti panoramici. Abbandonate le strade a dir poco sterrate il safari continua con il giro dell’isola. I piccoli paesini hanno sempre delle chiese molto belle e ben curate e questi paiono essere gli unici edifici all’occidentale, per il resto regna povertà, sporco e disordine. Anche Vaitape, la “capitale”, è un piccolissimo paese con una fila di negozietti, peraltro carini, che si affacciano sulla piazza principale in terra battuta.
In direzione punta Matira, come ultima tappa del safari, si incontra “the Farm”, sede di una coltivazione di perle. Approfittiamo per andare a curiosare, e dopo un breve tour guidato con una gentile signorina, la quale ci ha spiegato un po’ di cose interessanti, ci siamo trovati “casualmente” nella boutique della Farm, dove ci hanno fatto vedere di tutto e di più. Non abbiamo però acquistato nulla, i prezzi erano a dir poco folli, e inoltre avevamo già fatto spesa di perle nere a Moorea. Il pic-nic sul motu con annesso giro dell’isola in barca, sosta al lagunarium, bagno al giardino del Corallo e divertente nuotata con gli squali è stato uno dei momenti più incredibili della vacanza, una giornata che rimarrà impressa nei ricordi per sempre. I colori del mare, del cielo, della vegetazione, le musiche tipiche, i fiori, i frutti, una miscela descrivibile con una sola parola: il paradiso.
Consigliamo poi un’escursione a piedi o in bicicletta fino a punta Matira, una delle spiagge più belle della parte centrale dell’isola. Qui l'acqua della laguna è particolarmente trasparente. Ideale per lo snorkeling o un momento di relax all'ombra delle palme. Qui si gode di uno splendido tramonto, magari sorseggiando al barettino sulla spiaggia una gustosa Hinano, la birra di Tahiti.
Ho sempre pensato che andare in Polinesia Francese e non visitare Bora Bora fosse un po’ come andare a Parigi e non visitare la Torre Eiffel o come andare a Roma e non visitare il Colosseo. Ritenevo che Bora Bora andasse vista e sono contento di averlo fatto perché ci ha regalato delle emozioni stupende.
Pagina 1, 2