Un' eccezione è un' anomalia di funzionamento, una condizione imprevista durante l' esecuzione di un programma come per esempio una divisione per zero o il tentativo di aprare un file che non esiste. Storicamente, tali anomalie erano gestite in modo diverso da ogni pezzo di software. Vediamo come queste anomalie sono gestite in un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti:
Java fornisce un meccanismo generale per gestire le anomalie di esecuzione. Prima di tutto, esiste una classe predefinita "Throwable", con le sue due sottoclassi "Error" (che raggruppa tutte quelle anomalie irrimediabili che tipicamente devono risolversi con la terminazione immediata del programma) e "Exception" (tutte quelle anomalie che possono essere gestite e, almeno in linea di principio, rimediate). Un' eccezione può essere generata da programma grazie al comando throw. Questa eccezione può essere intercettata mediante il costrutto di controllo:
In sostanza, Il pezzo di programma che riscontra un' anomalia crea un oggetto Throwable di tipo appropriato; tale oggetto viene "lanciato" tramite l' istruzione Throw. Questo oggetto, "cadendo" attraverso lo stack delle chiamate ai metodi, interrompe l' esecuzione del metodo in corso e dei suoi metodi chiamanti, finché non viene "intercettato" da un metodo contenuto in un costrutto try … catch, che allora trasferisce l' esecuzione al codice contenuto nella clausola catch.
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