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RFC1314 o MIME (Multipurpouse Internet Mail Extension)

Inizialmente il protocollo per la rappresentazione dei documenti di posta elettronica (email) era definito nel documento RFC 822 del 1982. In questo documento veniva specificato il formato per i messaggi di posta e ci si limitava a messaggi esclusivamente di tipo testo ASCII, senza alcun riferimento a messaggi di altro tipo (ad esempio, le immagini). Nel giugno 1992 è stato presentato un nuovo documento, RFC 1341 in cui viene descritto lo standard MIME. Esso utilizza il formato RFC 822 aggiungendo una struttura al corpo del messaggio. La scelta di non abbandonare RFC 822 permette di trasmettere messaggi MIME usando programmi e protocolli esistenti In RFC 1341 vengono presentati i meccanismi per superare le limitazioni contenute in RFC 822; viene specificato come definire il formato sia di messaggi testuali (ASCII e non) sia di messaggi multimediali (cioè contenenti video, suono, immagini, ecc.). Una delle principali limitazioni del protocollo descritto in RFC 822 si ha nel fatto che il contenuto dei messaggi è limitato a simboli (caratteri) di 7 bit; questo impone che ogni messaggio non costituito da solo testo ASCII, debba essere convertito in questo formato prima di essere inviato in rete. Per risolvere questo problema è stato proposto il documento RFC 1341. Il MIME è stato decisivo per implementare dei servizi di sicurezza, nello specifico il S/MIME (Secure/MIME, RFC 1847) che da la possibilità di inviare messaggi corredati di firma digitale, di crittografia o di autenticazione. Quando due programmi dialogano tra loro attraverso la rete Internet (uno invia un file e l'altro lo riceve), il programma che invia il file deve specificarne il tipo secondo lo standard MIME; in questo modo il programma che riceve i dati può capire come trattarli. Con lo standard MIME è possibile inserire in un qualsiasi messaggio di e-mail, oltre al testo, anche files contenenti immagini, segnali audio e video; il software che gestisce la posta non si preoccupa del contenuto del messaggio, è l'utilizzatore finale a preoccuparsi della sua opportuna decodifica in base alle specifiche di tipo inserite nel messaggio stesso. In MIME, come descritto in RFC 1341, vengono introdotti dei meccanismi che permettono di risolvere i problemi di RFC 822, senza introdurre delle incompatibilità con i documenti scritti secondo il vecchio standard. Un documento MIME contiene una testata in cui si trovano i seguenti campi:
MIME-VERSION: Identifica la versione dello standard MIME usato nel messaggio;
CONTENT-TRASFER-ENCODING: Specifica un modo di codifica dei dati accessorio a quello principale, utilizzato per permettere loro di passare attraverso tutti i meccanismi di trasporto della posta elettronica, i quali potrebbero avere delle limitazioni nel set di caratteri ammessi (questa codifica aggiuntiva deve essere applicata ai dati prima della loro trasmissione).
CONTENT-TYPE: Specifica il tipo ed il sottotipo di dati contenuti nel messaggio (MIME type), in modo che il software che riceve il messaggio possa immediatamente capire come sono codificati i dati ricevuti.
CONTENT-DESCRIPTION: Descrizione testuale del contenuto del messaggio (opzionale).























































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