In Internet ci sono una dozzina di cosiddetti root name server molti dei quali sono negli Stai Uniti. Quando un name server locale non è in grado di risolvere velocemente la richiesta di un host (perché non ha il nome richiesto nel proprio database o nella propria cache) si comporta come un client DNS e interroga uno dei root name server. Se il root name server è in grado di rispondere spedisce un messaggio al name server locale, il quale a sua volta lo trasmette all’host che ha sottoposto la richiesta. In caso contrario il root name server è sicuramente in possesso dell’indirizzo di un authoritative name server che conosce l’indirizzo di quel particolare host. Naturalmente i root name server sono cruciali per il funzionamento di Internet. In teoria ne basterebbe uno, ma per prevenire interruzioni prolungate in casi di guasti, sono in funzione attualmente undici root name servers sparsi per la rete. Otto stanno in USA, due in Europa (Londra e Stoccolma) e una in Giappone.
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