Il connubio tra il mondo delle telecomunicazioni e quello dell’ informatica ha dato origine ad una nuova disciplina, la telematica, che ha profondamente influenzato il processo evolutivo dell'elaborazione dei dati. Il vecchio modello che vedeva l'utente costretto ad andare nel grosso centro di calcolo dove un singolo computer soddisfaceva tutte le esigenze computazionali di un’organizzazione è stato infatti rapidamente sostituito da quello in cui un numero sempre più grande di computers autonomi e interconnessi tra loro eseguono il lavoro. Questa decentralizzazione è avvenuta grazie a due fattori:
la continua riduzione dei costi dei computer;
la possibilità di collegare i computer attraverso l'uso di una rete di telecomunicazione, ad un elaboratore remoto, per accedere ad esempio ad una banca dati, ad un compilatore o a dei programmi applicativi che non possono essere reperiti localmente.
I computer, oltre ad avere capacità elaborative autonome, possono quindi anche essere collegati tra di loro attraverso una rete. Una architettura di tipo rete è caratterizzata da un certo numero di nodi di elaborazione interconnessi da una struttura, detta sottorete di comunicazione. Le tecniche di trasmissione dati si sono sviluppate per consentire il trasferimento di informazioni, sotto forma codificata, tra computers posti anche a notevole distanza tra loro. Per raggiungere tale scopo la tendenza in tutto il mondo è stata inizialmente quella di utilizzare quale supporto per la trasmissione dei dati la rete telefonica. La rete telefonica è infatti in grado di assicurare il collegamento tra utenti ovunque dislocati, in quanto è la rete di telecomunicazione più capillarmente distribuita ed è dotata di una standardizzazione tale da consentire facilmente l'interconnessione tra reti telefoniche di paesi diversi. Le reti telefoniche sono progettate e costruite per trasferire il segnale fonico in forma analogica entro un campo di frequenze situato approssimativamente nell'intervallo 300-3400 Hz. I sistemi di elaborazione rappresentano invece l'informazione mediante segnali digitali che assumono solo due stati e che non possono essere trasportati così come sono dalla rete telefonica in quanto contenendo frequenze al di fuori della banda 300-3400 Hz. Per fare comunicare i computers utilizzando la rete telefonica, cioè per trasmettere su rete telefonica i segnali digitali è indispensabile tradurli in segnali analogici di frequenze comprese nella banda trasmissiva del canale telefonico. A tale scopo tra gli elaboratori e le linee telefoniche vengono inseriti particolari dispositivi chiamati modem (modulatori/demodulatori), i quali hanno un duplice compito:
convertire i dati digitali provenienti dal computer in un segnale analogico che possa venire trasmesso sulle usuali linee telefoniche;
convertire i segnali analogici ricevuti tramite la linea telefonica in segnali digitali che possano essere trattati dal computer.
Con l'avvento dell'elettronica digitale e con il crescente uso dei computer sono nate però nuove esigenze di comunicazione come la trasmissione di dati, immagini, video, ecc. per le quali il sistema telefonico si è dimostrato inadeguato. Si è pertanto sviluppata velocemente la trasmissione digitale, la quale è superiore rispetto a quella analogica sia in termini di costi che di qualità. Finora si è discusso di come i dati sono codificati e trasmessi sopra un mezzo di comunicazione. Nella sua forma più semplice, la comunicazione di dati ha luogo tra due nodi che sono direttamente connessi da un qualche mezzo trasmissivo. Spesso, tuttavia, non è realistico che due dispositivi siano direttamente connessi; la comunicazione è invece ottenuta trasmettendo i dati dalla sorgente alla destinazione attraverso una serie di nodi intermedi. Questi nodi non si occupano del contenuto dei dati, il loro scopo è quello di inoltrare i dati da nodo a nodo finché questi ultimi non raggiungeranno la loro destinazione. Le reti di comunicazione possono essere suddivise in due tipi fondamentali:
Le reti di telecomunicazioni per trasmissione dati sono classificate in base alla dimensione dell’area che coprono. Comunemente vengono infatti differenziate in funzione della loro estensione. Per saperne di più consulta i seguenti approfondimenti:
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