Ogni organizzazione ha un sistema organizzativo, e più precisamente un insieme di risorse e regole per lo svolgimento coordinato delle attività al fine del perseguimento degli scopi. Dove per "risorse" si intendono personale, denaro, materiale, informazioni….ecc. La parte del sistema organizzativo che gestisce (acquisisce, elabora, conserva, produce) le informazioni di interesse, ovvero quelle informazioni utilizzate per il perseguimento degli scopi dell’organizzazione stessa, è detta sistema informativo. Le funzioni di un sistema informativo sono:
raccolta, acquisizione delle informazioni
archiviazione, conservazione delle informazioni
elaborazione delle informazioni
distribuzione, scambio di informazioni
Possiamo definire sistema informatico la porzione automatizzata del sistema informativo, e quindi la parte del sistema informativo che gestisce informazioni per mezzo della tecnologia informatica. Nelle attività umane, le informazioni vengono gestite in forme diverse, a seconda delle necessità, e trasmesse attraverso vari supporti, dalla memoria umana alla carta…. Nelle attività standardizzate dei sistemi informativi complessi, sono state introdotte col tempo forme di organizzazione e codifica delle informazioni. Ad esempio, nei servizi anagrafici si è iniziato con registrazioni discorsive e sono state poi introdotte informazioni via via più precise (e in un certo senso artificiali):
nome e cognome;
estremi anagrafici;
codice fiscale;
Nei sistemi informatici (e non solo in essi), le informazioni vengono quindi rappresentate attraverso dati. I dati sono fatti elementari, informazioni codificate, che hanno bisogno di essere interpretate per fornire conoscenza. Per esempio ‘Mario’ e ’275’ su un foglio di carta sono due dati. Se il foglio di carta viene fornito in risposta alla domanda “A chi mi devo rivolgere per il problema X; qual è il suo numero di telefono?”, allora i dati possono essere interpretati ed arricchire la conoscenza. Una collezione di dati, utilizzati per rappresentare le informazioni di interesse per una o più applicazioni di una organizzazione è detta base di dati (database). I sistemi per la gestione di basi di dati sono detti DBMS (DataBase Management System). In ogni base di dati esistono:
lo schema, sostanzialmente invariante nel tempo, che ne descrive la struttura e quindi per esempio, le intestazioni di una tabella
l’istanza, costituita dai valori attuali, che possono cambiare molto e molto rapidamente, per esempio, il “corpo” di una tabella.
In un database, importante è il concetto di modello dei dati. Esso è un insieme di costrutti utilizzati per organizzare i dati di interesse e descriverne la dinamica. Il modello attualmente più utilizzato è il MODELLO RELAZIONALE, basato sul concetto di insieme e sulla strutturazione dei dati tramite tabelle. La nozione di modello e di schema descritta sopra può essere ulteriormente sviluppata tenendo presente altre “dimensioni” nella descrizione dei dati. In particolare esiste una proposta di architettura standardizzata per DBMS articolata su tre livelli:
LIVELLO FISICO O INTERNO: descrive la base di dati come un insieme di elementi contenuti nella memoria di massa, e quindi per mezzo di strutture fisiche di memorizzazione ( implementazione della base di dati);
LIVELLO LOGICO: evidenzia l’organizzazione dei dati dal punto di vista del loro contenuto informativo, descrivendo la struttura di ciascun dato e i collegamenti tra dati diversi, in base al modello logico utilizzato;
LIVELLO ESTERNO: costituisce la descrizione di una porzione della base di dati. Uno schema esterno può prevedere organizzazioni dei dati diverse rispetto a quelle utilizzate nel livello logico. Uno schema esterno riflette il punto di vista di un particolare utente o insiemi di utenti. Pertanto è possibile associare ad uno schema logico vari schemi esterni. Per esempio se nel database dell’ università statale di Milano, c’è l’ elenco di tutti i corsi, uno studente di Ingegneria Elettronica potrebbe essere interessato solo ai corsi offerti dal manifesto del suo corso di laurea. Si può allora ideare uno schema esterno che consenta di accedere solo ai corsi di interesse.
Una volta archiviati i dati, si deve accedere ad essi. L’accesso ai dati può avvenire:
con linguaggi testuali interattivi
con comandi (come quelli del linguaggio interattivo) immersi in un linguaggio ospite (Pascal, C, Cobol, etc.)
con comandi (come quelli del linguaggio interattivo) immersi in un linguaggio ad hoc, con anche altre funzionalità (p.es. per grafici o stampe strutturate)
con interfacce amichevoli (senza linguaggio testuale).
Le operazioni fondamentali sulle basi di dati, si possono raggruppare su tre categorie:
Amministrazione (DB Administration). Progettazione, creazione e distruzione delle strutture dati o dell'intera base dati.
Transazione (Transaction). Inserimento, aggiornamento, cancellazione dei singoli dati
Interrogazione (Query). Consultazione (lettura) dei dati con appositi linguaggi di interrogazione
È evidente che questi tre livelli presentano importanti differenze anche a livello di sicurezza della base-dati; il primo livello (spesso abbreviato in DBA) è il più delicato e andrà riservato a pochissime persone competenti. Il secondo è anche molto delicato, perchè va a modificare la base-dati; solo il personale autorizzato potrà accedere a questo livello. L' ultimo livello, quello delle interrogazioni, può essere esteso all'intera utenza non comportando pericoli per l'integrità della base-dati, è però verosimile che in molti casi sia necessario distinguere ulteriori livelli di sicurezza; alcune informazioni possono essere riservate o segrete (si pensi all'estratto conto di una banca).
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