L' enorme crescita di Internet (con l'esaurirsi degli indirizzi di classe B) e la rapida crescita delle reti aziendali hanno reso poco flessibile e inadeguata la tecnica di subnetting. Per esempio se un'azienda volesse suddividere la propria rete di 2000 host, in 8 subnet ciascuna con 250 host, sarebbe nell'impossibilità di farlo con un indirizzo di classe C. L'unica alternativa sarebbe chiedere 8 indirizzi di classe C. Questo però condurrebbe ad un sovraccaricamento dei routers i quali devono inserire nelle loro tabelle di istradamento invece di un solo indirizzo (per esempio di classe B), 8 indirizzi di classe C. Per risolvere il problema si assegna un blocco di indirizzi "consecutivi" chiamato CIDR (Classless Interdomain Routing) block, in cui la parte costante non è più vincolata alla classe di appartenenza. Per esempio nel caso di 2000 host, supponiamo che venga rilasciato un intervallo di 8 indirizzi di classe C per un totale di 8x254=2032 hosts, compreso fra 220.78.168.0 e 220.78.175.0. Se convertiamo in binario avremo:
220.78.168.0 = 11011100 01001110 10101000 00000000
220.78.175,0 = 11011100 01001110 10101111 00000000
La parte sottolineata, che come si vede rimane costante, costituisce il NETWORK ID dell’intera rete, mentre i tre bit del terzo ottetto variano dando in successione gli otto indirizzi del blocco. A questo punto sarà sufficiente per il router (che naturalmente deve supportare il CIDR) creare una sola entry (CIDR entry) nella sua tabella di routing con il primo indirizzo del blocco e una netmask a 21 bit uguale a 1111111111111111 11111000 00000000.
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