In informatica, il termine batch, che significa “lotto” risale all'epoca della programmazione per schede perforate. In quel contesto, i programmatori solitamente non avevano accesso diretto al computer, bensì preparavano i propri programmi "off-line" e li passavano a un amministratore di sistema, il quale aveva il compito di mandarli in esecuzione quando possibile, restituendo poi in seguito i risultati dell'elaborazione agli interessati. I calcolatori, che all’ epoca erano enormi e costosi mainframe, eseguivano una e una sola applicazione alla volta. Per accelerare l’elaborazione lavori simili venivano raggruppati in lotti, da qui il termine di sistema batch. Il sistema operativo di tali dispositivi era semplice e consisteva nel trasferire automaticamente il controllo da un lavoro al successivo ed era sempre residente in memoria. Di seguito la semplice configurazione della memoria per un sistema a lotti.
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