|
Dopo una lunga evoluzione dei sistemi di calcolo, si arrivò al primo calcolatore elettronico il 16 febbraio del 1946. Due scienziati americani J. Mauchly e J. Eckert, entrambi dell'istituto di ingegneria elettronica dell'università della Pennsylvania, per risolvere problemi bellici legati al calcolo delle curve balistiche dei proiettili, costruirono a Filadelfia l'ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Calculator). Gli scienziati avevano pensato di sfruttare, al posto dei relè, le possibilità della valvola termoionica, che era nata nel 1906 per amplificare le onde radio, e di trasformarla in un velocissimo interruttore di circuiti. L'ENIAC divenne così il primo strumento di calcolo a non avere parti meccaniche in movimento, ma solo circuiti elettronici. L'ENIAC, non può però considerarsi un vero e proprio elaboratore, poiché non rispetta il modello di Von Neumann: i dati sono memorizzati su accumulatori, ma il programma da eseguire no, poiché dipende dal cablaggio interno. Infatti, prima di poter lavorare su un certo programma, l'ENIAC doveva essere preparato da un squadra di tecnici che per diversi giorni lavorava a collegare manualmente i circuiti elettrici necessari per quel programma. Un altro limite dell' ENIAC ERA che consumava 150 kilowatt di potenza: quando venne messo in funzione la prima volta, tutte le luci del quartiere ovest di Filadelfia si spensero. L'ENIAC restò in funzione fino al 1955 ed è attualmente esposto allo Smithsonian Institute di Washington. Da un progetto dello scienziato di origine ungherese John Von Neumann, entrano in funzione nel 1950, presso l'Istituto di Studi Avanzati dell'Università di Princeton, negli Stati Uniti, l'EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer), quello che è stato universalmente riconosciuto come il vero prototipo dei moderni elaboratori elettronici. Fu il primo elaboratore dotato di programmi memorizzati. Infatti una delle innovazioni introdotte fu la RAM (Random Access Memory), che permette non solo di ridurre il numero delle valvole necessarie per costruire un elaboratore, ma anche di recuperare rapidamente i dati necessari. Nella "Memoria",non solo vengono registrati i dati su cui lavorare, ma anche le istruzioni per il suo funzionamento. In questo modo il calcolatore, durante il corso di una elaborazione, sulla base della analisi dei risultati intermedi, può saltare direttamente da una istruzione all'altra, eseguendo di conseguenza operazioni diverse. Il calcolatore diventa così "elaboratore", capace cioè di eseguire non solo operazioni aritmetiche ad alta velocità, ma di prendere decisioni logiche, previste da un programma creato dall'uomo, elaborando quindi qualsiasi tipo di informazione. Dalla fase puramente sperimentale, si passa alla produzione in serie di queste macchine, dando inizio all'era informatica e dei computer.
Tutto quanto riportato in questa pagina è a puro scopo informativo personale. Se non ti trovi in accordo con quanto riportato nella pagina, vuoi fare delle precisazioni, vuoi fare delle aggiunte o hai delle proposte e dei consigli da dare, puoi farlo mandando un email. Ogni indicazione è fondamentale per la continua crescita del sito.