Basi di dati elementi

Il modello Entità-Relazione

Il modello Entità-Relazione (E-R) è un modello concettuale di dati, e come tale fornisce una serie di strutture (costrutti), atte a descrivere la realtà in una maniera facile da comprendere e che prescinde dai criteri di organizzazione dei dati nei calcolatori. Il modello E-R usa simboli grafici per favorire l’immediatezza della comprensione. Gli schemi E-R sono infatti schemi essenzialmente grafici con aggiunte di frasi di specifica e di vincolo. L’ entità rappresenta una classe di oggetti del mondo reale (oggetti sia materiali che immateriali). Ogni entità è caratterizzata da un nome e viene rappresentata con un rettangolo.

Associazione o relazione rappresenta un legame logico tra entità. Ogni associazione è caratterizzata da un nome ed è rappresentata in questo modo:

Le proprietà o attributi rappresentano caratteristiche delle entità e delle associazioni. Ogni istanza di entità e di associazione possiede un valore per ciascuna proprietà e ogni proprietà è caratterizzata da un nome.

Facciamo però una prima classificazione sulle proprietà:
Proprietà scalare :una proprietà semplice, ad un solo valore:

Proprietà multipla : sono ammessi n valori:

Il simbolo (n,m) esprime la cardinalità della proprietà dove n e m rappresentano il numero minimo e massimo di valori dell’ attributo associati ad ogni occorrenza di entità o relazione;

Proprietà composta: una proprietà composta da più proprietà, per esempio la data (gg,mm,aaaa), o l' indirizzo (spec. top.,denominazione, civico,cap);

Proprietà multipla composta: una proprietà multipla composta da più proprietà, per esempio il telefono (stato,città, numero), si può infatti avere più di un numero di telefono.

Di seguito un esempio:

Un identificatore identifica in modo univoco la singola istanza di entità:

Un identificatore di un’entità può essere composto, e viene indicato in tale caso nel seguente modo:

La cardinalità delle associazioni è differente da quella delle proprietà. Nelle relazioni per cardinalità si intende il numero di volte che una data istanza di entità deve o può partecipare alla associazione.

Vi sono poi le auto-associazioni: associazioni aventi come partecipanti istanze provenienti dalla stessa entità.

In questo esempio un ricambio può essere sostituito da zero o più ricambi e un ricambio sostituisce zero o più ricambi. Con tutti questi costrutti si possono creare schemi concettuali più o meno complessi. Per esempio schemi di questo tipo:

Ci sono però delle entità deboli, ovvero quelle entità che contengono istanze la cui presenza nel sistema è accettata solo se sono presenti determinate istanze di altre entità da cui queste dipendono. In caso di eliminazione dell’istanza di riferimento le istanze deboli collegate devono essere eliminate. L’identificatore dell’entità debole deve contenere l’identificatore dell’entità da cui dipende.

In questo esempio indichiamo che un dipendete può possedere zero o più auto, e una macchina può essere posseduta da un solo dipendete. Auto è però una entità debole, perché dipende dall’ esistenza di un dipendente. La regola che l’ entità debole deve contenere l’identificatore dell’entità da cui dipende viene rappresentato con una chiave esterna come indicato nell’ esempio sopra. Uno schema con entità deboli può essere il seguente:

I posti esistono se c’è una scompartimento, che a sua volta esiste se c’è una vettura, che a sua volta esiste se c’è un treno.
Per saperne di più consulta i seguenti approfondimenti:























































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