Una versione decisamente più recente di Ethernet10Base-5 e ancora molto popolare è quella chiamata tecnicamente 10Base-2. Il nome ci dice che funziona anch'essa a 10 Mbps, con una trasmissione di tipo baseband (un solo canale trasmissivo comune a tutti) e su una distanza massima di 200 metri. Rispetto alla versione su coassiale grosso, questa rete è estremamente maneggevole e può essere montata da chiunque, con una spesa minima. Questa caratteristica la rende ideale per il bricolage informatico e per l'allestimento di reti lan a cui si collegano da due a trenta macchine, tutte confinate entro uno spazio abbastanza ristretto. A differenza del coassiale grosso, non è necessario disporre di transceiver (che sono già integrati nella scheda) e il cavo è molto flessibile (ha un diametro di circa 5 millimetri); perciò può essere portato fin sul retro del pc e collegato direttamente al connettore d'interfaccia. Il cavo deve avere un inizio e una fine, quindi deve trattarsi di un segmento, e ai due estremi vanno montati i tappi di terminazione, simili a quelli usati nelle reti 10Base-5, ma più piccoli e con l'attacco a baionetta (bnc) che è tipico delle reti 10Base-2 su coassiale sottile. Anche qui, uno dei due terminatori, possibilmente, dovrebbe essere collegato a terra. La rete non è composta da un singolo spezzone di cavo, ma da tanti cavi concatenati. Il punto in cui lo spezzone incontra il successivo coincide con il punto in cui un nodo si collega alla rete. Il cavo viene venduto in spezzoni già pronti di lunghezza variabile (da 1 metro a 5 metri, di solito). A entrambe le estremità dello spezzone troviamo uno speciale connettore a baionetta, chiamato bnc, che deve essere montato da chi prepara lo spezzone di cavo. Rovescio della medaglia di questa rete estremamente economica e versatile è proprio la vulnerabilità. Il cavo coassiale non ha la robustezza di quello usato per le reti 10Base-5 e soprattutto in prossimità dei connettori tende a staccarsi, specie se qualcuno c'inciampa involontariamente. Qualunque interruzione o cortocircuito provocato su un tratto del coassiale provoca la caduta dell'intera rete e non è possibile ripristinare la connessione fino a che il pezzo difettoso non viene rimpiazzato. Infatti Ethernet impone che l'intero percorso da terminatore a terminatore debba essere completo. Anche il guasto di una delle schede collegate in rete può provocare l'arresto del sistema. Spesso è difficile localizzare esattamente dove il guasto si è verificato e, se la rete fosse particolarmente estesa, diventa poco pratico passare da una macchina all'altra per controllare tutti i connettori e tutte le schede, staccandoli uno per uno. Una soluzione consiste nell'acquisto di un tester che indichi il punto in cui il cavo è interrotto o cortocircuitato. Se ne ricava però solo la distanza a cui si trova l'interruzione rispetto al punto della misura. Questa distanza è relativa all'estensione del cavo e non alla distanza fisica nell'ufficio, perciò bisogna conoscere la lunghezza delle singole tratte di coassiale e sapere che percorso seguono per arrivare al punto giusto. Insomma 10Base-2 diventa sconveniente quando il numero di stazioni in gioco supera le poche decine, proprio per i limiti di manutenzione che presenta in caso di guasto. Per la cablatura di una rete 10Base-2 si comincia dalla prima stazione della catena di PC, si prende il connettore a T fornito a corredo e lo s'inserisce sullo spinotto a baionetta che spunta sul retro della scheda. Non inserite il cavo coassiale direttamente nello spinotto della scheda, anche se ci entra benissimo, perché sarebbe un errore di cablaggio. Infatti il segmento deve sempre avere i due terminatori agli estremi e, quando si cabla la prima e l'ultima macchina, il terminatore va inserito in uno dei due spinotti che spuntano dal connettore a T.
Quest'ultimo elettricamente non è altro che un replicatore dello spinotto di uscita della scheda e deve essere di buona qualità per non creare a sua volta cortocircuiti o cattivi contatti.
Una volta che il connettore a T è in posizione, s'inserisce a un estremo il tappo di terminazione e all'altro estremo il primo pezzo di cavo che proseguirà fino alla workstation successiva. Quando si arriva a questa, s'innesta un altro connettore e s'inserisce il cavo in arrivo in uno dei due spinotti della T, mentre sull'altro s'innesta il cavo che parte in direzione della prossima stazione. E si continua così, saltando da un nodo all'altro fino a che si giunge all'ultimo e si chiude la sequenza con un secondo tappo di terminazione. Quando si vuole aggiungere una macchina, basta staccare il pezzo di coassiale più vicino, inserirlo in entrata nella nuova scheda e aggiungere un pezzo di coassiale che richiuda il percorso.
Altri nomi con cui le reti 10Base-2 sono conosciute sono Thinnet o Thin Ethernet (perché usano un cavo coassiale sottile e thin significa appunto sottile), Cheapernet (perché sono economiche come indicato dalla parola cheap).
Tutto quanto riportato in questa pagina è a puro scopo informativo personale. Se non ti trovi in accordo con quanto riportato nella pagina, vuoi fare delle precisazioni, vuoi fare delle aggiunte o hai delle proposte e dei consigli da dare, puoi farlo mandando un email. Ogni indicazione è fondamentale per la continua crescita del sito.